|
|||||||||||||||||
Mauro Bobbo |
|||||||||||||||||
|
|||||||||||||||||
Mauro Bobbo all’utilizzo di arti plastiche. L’artista predilige una forte matericità ed un rapporto fisico con i supporti con cui interagisce. Usa colori ad olio, acrilici, resine siliconiche e poliestere, colate in gesso e diplast, modella con creta ed argilla. Dal 2003 collabora con il gruppo di artisti ed amici THE L ETEREAL, con il quale ha organizzato svariate mostre tra Venezia e Padova. Unità Polimateriche è un percorso di studio nato negli anni ‘90, approcciando diversi tipi di materiali amalgamandoli assieme, unendoli senza stravolgerne l’essenza. L’intenzione è di rimodellare e riqualificare elementi comuni, di utilizzo quotidiano, aumentandone il valore. Lo scopo è di avvicinarsi alle forme anatomiche del corpo umano utilizzando elementi biologici come il legno. Materiali spesso recuperati da situazioni di abbandono, a volte trasportati dall’acqua del mare. Elementi un tempo vivi, che con il passare degli anni, hanno cominciato a degradarsi ed a deformarsi, ma che posseggono ancora un significato interiore. Perciò, il lavoro di produzione artistica, non è altro che un modo di far emergere quei significati già presenti nei materiali stessi. La realizzazione di forme anatomiche attraverso il materiale ligneo scaturisce dal parallelismo tra uomo e natura, tra essere e materia. L’uomo e la natura condividono quella linfa vitale che genera, crea, muore e ritorna alla natura. Le unità polimateriche non sono nient’altro che una fotografia tridimensionale dei processi naturali di vita e di morte. Dobbiamo convivere e condividere per vivere. Questa è l’alchimia trasmessa da queste forme ibride colorate: “ogni albero, ogni tronco, ogni persona ha una storia, una storia da raccontare, una storia per far sognare” |
|||||||||||||||||
|
|||||||||||||||||